Il libro che ha cambiato il mio metodo di lavoro

Il libro di Cal Newport “Deep Work” mi ha letteralmente cambiato la vita, almeno quella “lavorativa” che per me è come dire mi ha cambiato la vita tutta, visto che non lavoro dalle 9 alle 17 anzi: oggi non so neanche delineare quante ore lavoro davvero.

Ci sono giorni che posso arrivare alle 12 ore (alcuni), giorni in cui non ne faccio neanche 3 (pochi), più facilmente direi che lavoro una via di mezzo tra questi due estremi. Il lavoro autonomo è inquantificabile perché, in genere, si lavora per task, per robe da fare, per idee impellenti e tutto è basato sulla tua capacità (o incapacità) di organizzarti.

Ed ecco che qui entra in gioco il fattore di cui tutti parlano, di cui escono corsi e manuali vari anche belli, anche pieni di spunti, che ti aiuta a giocare con il tuo tempo, a non farti schiavizzare; "Se controlli il tuo tempo hai in mano la tua vita" e "il tempo è una risorsa scarsa" e dio quantevvero.

Escono poi anche situazioni bizzare di guretti (guru) del lavoro autonomo (business online fa più new age e lo dico pure io -> mea culpa) che ti dicono cose del tipo “se oggi sei stanca riposati, vai al mare guarda il cielo, prenditi tempo per te. Stacca la spina, domani lavorerai meglio ”. Dio quantononevvero.

Allora mi verrebbe da chiedergli: se devi fare un sito e consegnarlo il 15 e il 13 sei ancora indietro come fai ad andare al mare ?

E così potrei dirlo un po’ per tutto. Facciamo qualche esempio:

  • se hai promesso ai tuoi contatti che lunedì mandi la newsletter (ed è domenica e non hai scritto un H)

  • se stai facendo uscire il tuo sito (se non lo fai coi piedi il tempo ci vuole)

  • se stai facendo il tuo corso (idem con patate)

  • se stai studiando per fare tutto questo (idem con patate arrosto)

se vai al mare, o ti prendi tempo quando sei sottotono, campacavallochelerbacresce.

E qui viene in aiuto l'amico Cal con il suo DEEP WORKING che mi è capitato proprio in un periodo in cui ti arriva tra le mani il libro che ti serve, che ti fa fare quel ragionamento in più che ti svolta, che vorresti scrivergli una mail e dirgli “percheeeeeé hai fatto terminare il libro alla pagina 297? Non potevi scriverne 8546 in più? ", che ti senti come se fosse un tuo caro amico, perché quel libro ti conosce.

E allora qui le tre lezioni più importanti che ho imparato:

1. Concediti un tempo rigoroso per fare il tuo lavoro.

Ciò vuol dire: imposta un'ora per scrivere la newsletter e scrivi la newsletter in un'ora. Impegnati per scriverla in un'ora.

Daje di lavoro duro e superconcentrato. No caffè, distrazioni, casa che brucia. Devi scrivere, che ti piaccia o no.

2. Presta attenzione a ciò che ti distrae.

Ogni mattina mentre portavo all'asilo il mio bambino e, al ritorno, passavo davanti a una vista mozzafiato: il mare di Cagliari visto dall'alto (Cagliari non è il posto più brutto del mondo dove vivere, direi che ero capitata proprio bene bene: la stra amo!). Non divaghiamo.

Mentre passavo davanti al mare per tornare a casa pensavo tra me e me al lavoro, a cosa avrei fatto, a cosa avrei fatto nei prossimi mesi, al mio incessante costruire, a tutto ciò che era importante per me e immancabilmente…. venivo “interrotta” dalla telefonata di mia sorella.

Ci sentiamo ogni mattina ma, ho imparato a chiamarla prima di uscire di casa, perché quella passeggiata è, per me, già un lavorare interiore indispensabile : non posso perderlo, non posso uscire da quel flow, ne va di tutto il mio lavoro.

Così un po’ tutto: la mattina ho il telefono acceso che accetta solo chiamate da fidanzato e asilo. Il resto del mondo dovrà aspettare le 12.

3. Io ho solo due mani.

Hai presente questa frase?

"Io ho solo due mani" si dice quando una persona tenta di farci scavalcare i nostri limiti fisici: posso lavorare bene ma non per due o tre persone.

Tutto ciò lo devi accettare anche per il tuo cervello: troppe persone mi scrivono dicendomi “per favore, aiutami: voglio far uscire il mio Corso in una settimana. Cosa devo fare? ”.

Accettare che la tua energia è limitata.

Se non tieni conto di questo, non perderci tempo: fare i corsi online (e venderli) è frutto di un lavoro certosino, giorno per giorno, avanti di un passo (a volte anche due) e non si esaurisce quando il corso è pronto.

Quindi, se non hai la pazienza di costruire e di portarlo avanti come un tuo bambino che cresci nel tempo, giorno dopo giorno, non fa per te.

Triste realtà, ma non ho visto nessuno riuscirci in altro modo.

Metti la cera, togli la cera.

Buona giornata

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